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Calcio

Cagliari-Roma, Baldini: “Faremo ricorso”. Probabile lo 0-3 a tavolino

Lo stadio “Is Arenas” di Quartu Sant’Elena è in realtà un non-stadio: l’impianto è vistosamente inagibile.

Eppure c’è chi, come Cellino, avrebbe voluto aprire lo stadio al pubblico in occasione di Cagliari-Roma.

Cagliari-Roma e il ricorso (SportMain.it)

Il divieto ordinato dal Prefetto ha innescato la furia di Cellino -che ha invitato i tifosi a presentarsi comunque allo stadio- e ha avuto, a dodici ore da Cagliari-Roma, come diretta conseguenza il rinvio della partita per ovvi motivi di ordine pubblico. Ora, il ricorso della Roma e la probabile vittoria a tavolino dei giallorossi (0-3).

BALDINI: “FAREMO RICORSO” L’AS Roma ha manifestato attraverso le parole del dg Franco Baldini la volontà di presentare un reclamo: “Il motivo per cui non sarà giocata la partita è stato spiegato nella motivazione del Prefetto e non lascia spazio ad alcun dubbio. Non si è giocato per un comportamento diretto del massimo rappresentante della società Cagliari (Cellino, NdR).” La vicenda assume tratti surreali: “Abbiamo organizzato la trasferta, il viaggio, siamo arrivati ieri sera alle 19 senza sapere nulla. Poi nella notte è arrivata l’ufficialità del provvedimento della Prefettura. Abbiamo dovuto riorganizzare tutto di fretta stamattina per il viaggio di ritorno, lasciando qualcuno a Cagliari perché non c’era posto sull’aereo. La parte più imbarazzante è stata dover spiegare ai giocatori ciò che era accaduto, non avevo né faccia né parole per farlo.” La faccia e le parole con cui invece Cellino, ora a Miami, dovrà spiegare ai tifosi cagliaritani le ragioni di questo clamoroso autogol.

CRONACHE DA QUARTU… MONDO – L’episodio di Quartu Sant’Elena ha l’apparenza di una cronaca da terzo, o quarto, mondo (cfr. Zeman di ritorno a Fiumicino: “Succede solo in Italia”). Anomalo tutto, in questa situazione. Da un lato la pretesa di Cellino di giocare in uno stadio ancora in costruzione. Dall’altro l’assenza di informazioni chiare sullo stato dei lavori all’Is Arenas. A farne le spese i tifosi cagliaritani, che avrebbero tutto il diritto di assistere dal vivo alle partite dei propri beniamini, possibilmente in uno stadio regolamentare. L’unica certezza è che il Prefetto di Cagliari non ha mai ricevuto i documenti che attestino l’agibilità dell’Is Arenas. Il resto lo si scopre solo guardando qualche foto recente, ad esempio questa scattata oggi.

Cagliari Roma, Baldini parla

Fa sorridere – ma fosse quello l’unico problema – il capannone, visibile sullo sfondo, adibito a mo’ di spogliatoi a qualche decina di metri dallo stadio. I lavori sulla main-stand sono proseguiti giorno e notte e sono ancora in corso, inoltre, una volta completate le vie d’uscita, si dovrà attendere l’ok dalla Questura. Nonostante la precarietà della situazione, la Lega quest’estate aveva concesso al Cagliari l’iscrizione al campionato, con la garanzia (poi rivelatasi fasulla) che avrebbe disputato le gare interne a Trieste. Come al solito, le responsabilità si perdono tra tortuosi meandri, istituzionali e burocratici.

Parla Baldini (SportMain.it)

GLI SVILUPPI – Abbozzando una previsione, lunedì alla Roma verrà presumibilmente concessa dal giudice sportivo la vittoria a tavolino per 0-3 (anche perché il caso contrario apre a scenari sconcertanti). Il Codice di Giustizia Sportiva prevede all’Art. 17 comma 1 la seguente sanzione:

La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3.”

A quel punto il Cagliari potrà far ricorso, magari appellandosi al comma 4 dello stesso articolo, più interpretabile, allungando i tempi sanzionatori. Tra corsi e ricorsi, anche storici, torna alla mente la diatriba sorta riguardo Padova-Torino, partita sospesa a dicembre 2011 per blackout e conclusasi presso l’Alta Corte del CONI nel maggio del 2012.

In giornata sono arrivate le parole di Mario Beretta, presidente della Lega Calcio, che ha ricostruito la vicenda: “Per tutta la settimana avevamo collaborato con la società sarda per risolvere il problema legato al nuovo stadio in costruzione. La partita con la Roma si sarebbe dovuta svolgere a Trieste, ma il nostro direttore generale Brunelli ha lavorato tutta la settimana con l’Osservatorio e il Prefetto per trovare una soluzione e non costringere il Cagliari a dover giocare in campo neutro. Alla fine la soluzione era stata trovata: partita a Is Arenas ma a porte chiuse per evidenti motivi di sicurezza. Il Prefetto aveva accettato questa soluzione e il Cagliari sembrava d’accordo. Poi stanotte quell’assurdo comunicato…”. La palla passa al giudice sportivo, che “lunedì deciderà e non sono in grado di anticipare le sue decisioni. Di certo, alla luce dell’ordinanza del Prefetto non è possibile escludere lo 0-3″.

Redazione

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