La tennista marchigiana, ancora irreperibile, è oggetto di tante voci su presunti problemi col Fisco
Ultima apparizione in campo: 23 marzo, nell’impossibile – considerando il valore dell’avversaria – incrocio con Iga Swiatek nei trentaduesimi di finale del torneo di Miami. Ultimo avvistamento dell’atleta – che sia a Calenzano (Firenze) dove vive, o che sia nella sede legale della Giomila, a Vicenza -: 7 maggio. Da quel giorno si sono perse letteralmente le tracce di Camila Giorgi, irreperibile (come il resto della sua famiglia) perfino sul cellulare personale.
Per la verità, domenica 12 maggio, la nativa di Macerata ha rotto il silenzio. Ovviamente Camila ha utilizzato i social – strumento abbondantemente battuto dall’avvenente atleta, che conta oltre 738mila followers su Instagram – per comunicare al mondo il suo ritiro dall’attività agonistica. Un annuncio in qualche modo anticipato da ciò che risultava da giorni dal sito della ITIA, l’agenzia che si occupa di antidoping e scommesse, ovvero dell’integrità professionale dei tennisti.
“Chiedo cortesemente per informazioni veritiere di seguire la mia pagina Instagram, perché finora stanno uscendo solo articoli fake. Ai miei adorati fan: sono felice di annunciare formalmente il ritiro dalla mia carriera tennistica. Sono grata per il vostro meraviglioso amore e per il sostegno dato in così tanti anni. Conservo tutti i bellissimi ricordi. Ci sono state molte voci inesatte sui miei piani futuri, quindi non vedo l’ora di fornire maggiori informazioni sulle entusiasmanti opportunità che avrò in futuro“, si legge nella Story pubblicata dalla 32enne.
Già, ma quali sarebbero queste voci che circolano sul suo conto? Confermando indiscrezioni riportate a mezzo stampa in questi giorni, ‘Il Corriere della Sera’ è andato a fondo alla questione, svelando i dettagli di un pesante accertamento che il Fisco avrebbe messo in atto contro l’ex tennista e la sua famiglia.
Camila Giorgi, spunta un retroscena
Il quotidiano, nell’edizione del 13 maggio, ha pubblicato infatti una parte della cartella esattoriale originale ricevuta da Camila che ha portato l’Agenzia delle Entrate a notificarle un primo pignoramento lo scorso 26 giugno. Quasi un anno fa, insomma. Si tratta di ben 464.733 euro di riscossioni che il Fisco intendeva ottenere dall’atleta sui premi che la stessa avrebbe dovuto ricevere. Ma non è tutto.
Dagli accertamenti fatti risulterebbe che Camila – che in carriera ha guadagnato oltre 6 milioni di euro, sponsorizzazioni escluse, da montepremi dei vari tornei a cui ha preso parte – non avrebbe mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi con contestuale evasione totale dal pagamento delle tasse.
Come riporta il sito del CorriereFiorentino in un articolo pubblicato martedì 14 maggio, la Giorgi avrebbe un procedimento in corso presso la procura di Prato (con udienza fissata al prossimo anno), la quale starebbe ancora indagando su di lui per presunte irregolarità di natura fiscale.
Per finire, giova ricordare che la Giorgi ha un altro fronte giudiziario aperto anche a Vicenza, dove i magistrati della Procura hanno chiesto nei suoi confronti il processo per falso a proposito del green pass per il Covid-19, ottenuto pare senza aver fatto le dovute vaccinazioni contro il virus.