Un ex tennis ha parlato dell’infortunio di Jannik Sinner e della gestione messa in atto dal talento azzurro
Molto si è parlato, e tanto ancora si parlerà, dell’infortunio di Jannik Sinner, col campione italiano fermato proprio sul più bello mentre si avviava ad un probabile ennesimo risultato di prestigio in uno dei tornei più importanti del circuito, quello di Madrid.
Il ritiro, deciso dopo un lungo consulto col suo staff e comunicato nel giorno di riposo che intercorreva tra il vincente ottavo di finale contro Karen Khachanov e il quarto contro Felix Auger-Aliassime, era stato in un primo momento sottovalutato. Alcuni addetti ai lavori avevano perfino parlato di un’eccessiva prudenza di Jannik, che, del resto, aveva già lasciato intendere, nella conferenza stampa precedente allo start del ‘Mutua Open’, che avrebbe giocato nella capitale spagnola soprattutto per mettere ‘minuti nelle gambe’ in vista degli appuntamenti di Roma e di Parigi.
Poi però, ecco arrivare la mazzata che nessuno si sarebbe aspettato. Sinner non partecipa agli Internazionali e rischia di non disputare nemmeno il Roland Garros. Quello che a tutti gli effetti sembrava esser stato un atto precauzionale, si è pian piano trasformato in motivo di grande preoccupazione. Il tennista, che nulla lascia al caso, si è anche recato al JMedical di Torino per capire una volta per tutte l’entità del problema ed effettuare tutti gli esami del caso in una delle strutture più all’avanguardia del nostro paese. Il dibattito sulle sue condizioni, ad ogni modo, è più fervido che mai.
innanzitutto giova ricordare che dai primi esami sembra che l’infortunio dell’altoatesino abbia avuto origine da un problema di natura traumatica. Non ci sarebbero dunque cause congenite o comunque fattori che inducano a pensare ad un sintomo di altre patologie. A proposito delle cause del problema fisico anche Andy Roddick ha voluto dire la sua.
Intervenuto nel suo podcast ‘Served with Andy Roddick’, l’ex numero uno del mondo non è stato granché tenero nei giudizi su Jannik. “Sinner ha aggravato i suoi problemi lavorando in palestra durante il torneo di Madrid perché non aveva altro tempo per farlo. Vuole essere il numero uno del mondo e per riuscirci deve giocare i tornei. Non tutti sono in grado di vincere tre Slam come Djokovic. Bisogna darsi da fare soprattutto quando sei giovane e stai cercando di raggiungere la vetta per la prima volta“, ha svelato Roddick.
La sua analisi poi è proseguita: “C’è molto stress. Il fatto che Jannik abbia sentito il bisogno di fare un allenamento completo in palestra durante un torneo lascia pensare. Forse non si sarebbero dovute fare entrambe le cose nella stessa settimana in cui giochi delle partite.” Questa la conclusione dell’ex campione dello Us Open. I prossimi giorni ci diranno se, per Sinner, si è trattato di un semplice incidente di percorso o se invece, il problema è ben più serio.
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